DETRAZIONE FISCALE – 50% sulle Ristrutturazioni Edilizie

DETRAZIONE FISCALE – 50% sulle Ristrutturazioni Edilizie.

Il disegno di legge di stabilità per l’anno 2015 prevede la proroga al 31 dicembre 2015 della detrazione Irpef del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, sulle opere di manutenzione ordinaria/straordinaria e risanamento conservativo come di seguito meglio specificate. (La proroga riguarda anche il limite massimo di spesa per singola unità immobiliare, che rimarrà di 96.000 Euro sino a fine 2015, per tornare a 48.000 Euro dal 2016).

Ristrutturazione edilizia

Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono determinare una variazione totale o parziale rispetto allo stato iniziale.

Esempi di ristrutturazione edilizia:

1. demolizione e fedele ricostruzione dell’immobile;

2. modifica della/e facciata/e;

3. realizzazione di una mansarda o di un balcone;

4. trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;

5. variazione della distribuzione dei locali esistenti e/o delle loro destinazioni d’uso;

6. apertura di nuove porte e finestre;

7. fusione di due o più unità immobiliari;

8. costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

Riguardo agli interventi di ristrutturazione edilizia ammessi al beneficio della detrazione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha tuttavia chiarito che:

a. in caso di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione, la detrazione spetta solo per la fedele ricostruzione, nel rispetto di volumetria e sagoma dell’edificio preesistente;

b. per la demolizione e ricostruzione con ampliamento, la detrazione non spetta in quanto l’intervento si  considera, nel suo complesso, una “nuova costruzione”;

c. se la ristrutturazione avviene senza demolire l’edificio esistente e con ampliamento dello stesso, la detrazione spetta solo per le spese riguardanti la parte esistente in quanto l’ampliamento configura comunque, una “nuova costruzione”.

Manutenzione ordinaria

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni di  un edificio condominiale. La detrazione spetterà ad ogni condomino in base alla quota millesimale.
Le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile: il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera.
Gli stessi interventi, eseguiti sulle proprietà private o sulle loro pertinenze (garage, cantine, soffitte), non danno diritto ad alcuna agevolazione. Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti,nfissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.

Manutenzione straordinaria

Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.
Esempi di manutenzione straordinaria:

1. installazione di ascensori e scale di sicurezza

2. realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;

3. sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;

4. rifacimento di scale e rampe;

5. recinzione dell’area privata;

6. costruzione di scale interne.

Restauro e risanamento conservativo

Sono compresi in questa tipologia gli interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili.
Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo:

1. interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado;

2. adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;

3. apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.